Lo Stadio Santiago Bernabéu

Tra le mete del nostro viaggio a Madrid, alcuni studenti hanno potuto inserire anche una memorabile visita allo Stadio Santiago Bernabéu. Ne leggeremo più avanti. 
Ora ecco la storia di un vero e proprio "tempio" dedicato al pallone e ai suoi riti. 


Lo stadio Santiago Bernabéu (in spagnolo Estadio Santiago Bernabéu) è l'impianto di proprietà del Real Madrid Club de Fùtbol, in cui si trova sia la sede legale del club che quella degli incontri interni della sua squadra di calcio.
Rispetto a molti top club, lo stadio è molto tecnologico ed innovativo ciò si nota dall'aspetto generale dovuto alle recenti ristrutturazioni, ma anche dagli spogliatoi che sono forniti di qualsiasi comfort e perfino di LIM  che possono essere usate dalla squadra prima delle partite. Il Santiago Bernabéu risulta uno dei più elevati stadi in altitudine:  raggiunge infatti  quasi i 700 m.
A differenza delle altre città del mondo, lo stadio non si trova in periferia, bensì quasi al centro della città ed è raggiungibile facilmente anche con mezzi pubblici come la metropolitana (linea 10).

Storia
Anche se la squadra Real Madrid fu fondata nel 1902, il suo attuale stadio inizierà ad essere costruito il giorno 27 ottobre del 1944, nel territorio comprato da Santiago Bernabèu e Rafael Saldado. In conclusione dei lavori lo stadio verrà chiamato inizialmente Nuevo Stadio Chamartìn con 75.145 posti dei quali 27.465 a sedere (7125 al coperto) e 47.500 in piedi (2000 al coperto). L'inaugurazione avvenne con una partita tra Real Madrid e Os Belenenses dove i madridisti siglarono una vittoria di 3-1 dove Sabino Barinaga realizzò il primo gol nel nuovo stadio.

Anni '50
Prima ristrutturazione dello stadio con ampliamento fino a 125.000 posti, secondo per capacità nel mondo, dietro solamente allo stadio di Wembley.
Il 4 gennaio 1955 cambiò anche il nome dello stadio, dopo una riunione, e venne chiamato in onore del primo presidente del club, Santiago Bernabèu.
Nel 1957 avvenne l'ultima ristrutturazione di quel decennio aggiungendo l'illuminazione elettronica che venne inaugurata con una partita contro lo Sport Recife.

Anni '80
Seconda ristrutturazione dello stadio molto importante per due fattori: il campionato mondiale del 1982 e le restrizioni della FIFA. Vennero spesi circa 704 milioni di pesetas di cui 530 milioni versate dal Real Madrid.
La capacità diminuì da 125.000 a 90.800 spettatori con 24.550 al coperto e vennero ristrutturate la tribuna stampa, gli spogliatoi, gli accessi e le zone annesse.

Anni '90
Terza grande ristrutturazione, durante la quale si crearono varie entrate per dividere le tifoserie opposte, a causa di varie violenze durante le partite (imposto dalla UEFA) .
I lavori iniziarono il 7 Febbraio del 1992 con un costo di più di 5 miliardi di pesetas, portando la squadra a debiti sempre maggiori.
Venne creato il terzo anello nella tribuna Ovest e nelle curve, raggiungendo così la capienza di 106.000 spettatori.
Poi venne aggiornato l'impianto di illuminazione elettronica, ma soprattutto visto che il campo d'inverno rischiava di deteriorarsi, venne aggiunto un impianto a qualche metro sotto di esso dove far circolare l'acqua calda.
Nell'estate del 1998, i posti diventarono interamente a sedere, riducendo la capacità a 74.328 posti.

Anni 2000
Con l'arrivo del presidente Florentino Pérez iniziò una quarta ristrutturazione dello stadio, con una spesa di 127 milioni di euro dal 2001 al 2006. Vennero migliorati l’ampliamento e la copertura della tribuna Est, inaugurati nuovi spogliatoi, nuovi palchi e zone vip, nuovo palco d’onore, sistema audio, sala trofei, bar, ascensori panoramici, scale mobili nelle torri d’accesso e il nuovo negozio del Real Madrid in concomitanza con l’Adidas.
La capacità del Bernabéu arrivò a 80.354 posti, tutti a sedere.
Per avere un guadagno maggiore, si introdusse un tour nel quale i tifosi potessero avere la possibilità di visitare lo stadio e il museo.
Il 12 dicembre del 2004 ci fu un chiaro esempio di buona coordinazione, poiché nella partita tra Real Madrid e Real Sociedad ci fu un allarme bomba e lo stadio venne evacuato in soli 8 minuti.
Nel 2006 il Bernabéu è diventato Il primo stadio a controllo centralizzato nel mondo.
Il 4 febbraio 2007 il Bernabéu ha ospitato la millesima partita della Liga, che sfortunatamente non venne festeggiata.
Infine il 24 ottobre del 2007 dopo la partita di Champions League contro l’Olympiacos fece in modo che la UEFA classificasse l’impianto come Stadio Elite denominandolo “Stadio Cinque Stelle”.
Un mese dopo ci fu il festeggiamento del 60° anniversario dell’inaugurazione dello stadio.

Dal 2010
L’1 maggio 2011 durante la semifinale di ritorno di Champions League contro il Barcellona, ci fu un attentato terroristico dell’ETA, ma senza danni materiali o feriti.
Nell’estate del 2011, iniziò una nuova piccola ristrutturazione nelle tribune del Primer Anfiteatro, dove la capienza aumentò a 81.044 posti.
Nel giugno 2012, viene indetto un concorso su idee di ristrutturazione dello stadio, dove il presidente Florentino Pérez disse che si sarebbero spesi circa 400 milioni di euro. Affermò che lo stadio doveva diventare il più bello del mondo, migliorando anche il campo da gioco facendo sostituire  l'erba normale con l'erba ibrida denominata Mixto. Inoltre il presidente fece in modo che lo stadio si potesse sfruttare per ricavare il 30% in più rispetto al solito, grazie a biglietti per le partite, visite guidate al museo e stadio o allo store.
Il 22 Maggio 2010 il Santiago Bernabéu ospitò la finale di Champions League tra Inter e Bayern Monaco dove vinse la compagine Italiana con il risultato di 2-0.



Finale Champions League 2016 - Coreografia Inter



Visita al museo del Real Madrid
Il giorno 21 marzo 2016 un gruppo di studenti insieme alla Prof. Cerrato (immolatasi per l'occasione) ha potuto visitare lo stadio Santiago Bernabéu.
I ragazzi trepidanti, si sono imbarcati nell'impresa, utilizzando la metro fino alla fermata Santiago Bernabéu. Una breve sosta all'ingresso e poi via, alla scoperta del mitico stadio. Il tour è iniziato partendo dal terzo anello dello stadio sugli spalti dove si riusciva ad osservare l'impianto dal punto più alto. In seguito, ecco il gruppo in visita  nel bellissimo e ricco  museo del Real Madrid. Tutti i cimeli della grande squadra spagnola sono conservati in un ambiente  diviso in varie zone, suddivise  per anno. Ad esempio nella prima parte c’erano esposte le divise e i palloni degli inizi del 1900. Proseguendo si arrivava fino alle vetrine in cui sono esposte le  divise dei calciatori famosi e rimasti nella storia del calcio,  come il francese Zinedine Zidane o il portiere spagnolo Iker Casillas, ma anche le maglie della squadra attuale come quelle di Sergio Ramos e Cristiano Ronaldo. Proseguendo il cammino,  si imbocca  un lungo corridoio con tutti i trofei vinti dal Real Madrid e non solo, infatti c'erano anche i trofei vinti da giocatori come i palloni d’oro di Kakà o quelli recenti di Cristiano Ronaldo, o anche le varie “Scarpa d’oro” vinte da molti giocatori che hanno fatto la storia della squadra. L’ultima stanza del museo era dedicata soprattutto al Real Madrid Baloncesto (Basketball) con tutti i trofei e la foto della vittoria dell’Euroleague (campionato europeo di pallacanestro).
Un aspetto affascinante della visita è la presenza di una sofisticata strumentazione tecnologica che consente effetti speciali e permette di visionare filmati e documenti. Il percorso espositivo è davvero ben fornito di video multimediali e di schermi touch con tutte le informazioni su giocatori, squadra, stadio e sulle loro storie. Un modo per rendere più interessante ed anche emozionante la visita. I ragazzi avevano la pelle d'oca e lo sguardo incantato! Perfino la prof. si è sentita molto coinvolta, nonostante non ami il calcio. 
Appena completato il percorso museale, c’era la possibilità di fare una foto ricordo con una delle coppe della Champions League, oppure con un ologramma del campione preferito ed infine si poteva ritirare  la foto al negozio dello stadio.
Successivamente, ci siamo trovati di nuovo sugli spalti, stavolta sul primo anello, dove abbiamo fatto a piedi il giro nella curva per arrivare dall’altra parte, andando a sederci sulle poltroncine riservate al presidente, famigliari dei calciatori e ai Vip. Poi siamo scesi andando a visitare gli spogliatoi sia dei Blancos che degli ospiti, la sala delle conferenze stampa ed infine siamo saliti nella zona delle panchine potendo toccare l’erba del campo. Alla fine siamo usciti dallo stadio e siamo tornati all’ostello, per ritrovare gli altri compagni. Siamo stati  felici di poter compiere questa esperienza.